Vi sono fatti che sono bugie e storielle che sono verità. Vi sono realtà che non sono reali e fantasie che non sono finte. Ma la penna non poteva sapere tutto questo, erano cose che semplicemente sfuggivano alla struttura mentale di una penna.

Perché studiare e lavorare duramente su formule che di senso hanno solo quello che gli umani vi attribuiscono? Perché la matematica e la fisica sono detti “il linguaggio della realtà” quanto l’universo è un cadavere muto di rocce e accecanti soli mortali? Ma allora, perché se lavorava duramente a formule arcane su una scrivania di legno una penna blu riposava su una scrivania bianca? Ho detto all’inizio che la penna riposa su una scrivania bianca, questo è il primo errore, sta di fatto che il suo proprietario lavora su una scrivania di legno marrone chiaro, su tale scrivania 10 penne nere senza nessun bottone lavorano instancabilmente per soddisfare i bisogni del proprietario.Įgli scrive su fogli squadrati che si estendono per campi infiniti, formule antiche e potenti che dominano il tessuto stesso della realtà: “PV=nRT” e novelle strategie per risolvere i problemi che gli si proponevano come un metodo per trovare la strada migliore fra due punti nei suoi lavori il proprietario definiva e comprendeva come la grande volontà guidata dal demiurgo celeste senza cervello si riversasse sul suo piano materiale e come lui potesse al meglio gli intoppi che il caso intersecava sul suo cammino. Se la penna avesse vita forse si chiederebbe queste cose, perché esistere per essere inutile? Perché essere fatti per uno scopo e non realizzarlo? Perché vivere senza vita?ĭomande seriamente difficili, ma per iniziare a rispondere dobbiamo scavare di più. Ma, allora mi chiedo, perché comprare una penna blu se si possiedono già 10 penne nere? E si ha un desiderio di usare solo quelle? A quanto pare aveva un debole per le penne nere. E mai il suo proprietario di degnò di utilizzarla.

Mesi passano, stagioni passano, anni passano.

Il suo proprietario l’aveva sì acquistata, ma mai si degnava di usarla. Vedete, questa penna riposava per l’eternità su questa scrivania bianca per ore e ore strazianti senza mai essere usata. Questa era una regolare penna blu, completamente rivestita del colore con il quale poteva scrivere, una di quelle penne che si attivano premendo un bottone alla fine, praticamente un miracolo della tecnologia, una cosa straordinaria. Molti molti anni fa vi era una penna blu su una scrivania bianca. Non prendete questo post come un insulto, diciamo che dovete “staccare” la testa leggendo questa cosa, diciamo che dovete distaccarvi dalla realtà, così come fareste quando leggete ogni storia di pura fantasia, dopotutto.

Macchine mortali torrent